Cammino di Santiago: pellegrina fighetta lungo il percorso portoghese!

Chi l’avrebbe mai detto, io sul cammino di Santiago! Se me lo avessero proposto qualche anno fa, sicuramente avrei creduto mi stessero prendendo in giro! E invece.. eccomi qui a 42 anni suonati, un ginocchio problematico e tanti pensieri per la testa. Ho bisogno di trovare me stessa, ho bisogno di riflettere e ho bisogno di fare fatica.

Viaggio anomalo questa volta, niente trolley, niente make-up, niente di niente! Solo uno zaino con dentro l’indispensabile, spero solo che questa mancanza di superfluo non mi causi attacchi di panico!

Giorno 1

Siamo arrivati a Porto dopo un volo tranquillo però non riusciamo a prendere l’autobus perché in aeroporto non vendevano i biglietti e si potevano comperare solamente on-line ma fino a 30 minuti prima della partenza. Purtroppo il volo in ritardo ha fatto sì che arrivassimo 25 minuti prima della partenza del bus.. come vedete le gioie mi seguono anche in vacanza! Perfetto non ci perdiamo d’animo, facciamo il biglietto online per la corsa successiva delle 16:30 e approfittiamo del tempo libero per andare a visitare Porto!

I miei compagni di viaggio ritirano la credenziale alla cattedrale mentre io acquisto la conchiglia del pellegrino. Primo sello e mettiamo qualcosa sotto i denti! Passeggiamo per la città in attesa che arrivi l’ora di recarci alla stazione degli autobus per arrivare alla prima tappa: Tui. Dopo un paio d’ore di un viaggio in cui sembrava l’autista corresse su pista, arriviamo a destinazione. Cerchiamo l’alloggio, un incantevole hotel con giardino, camere ampie e soprattutto bagno privato! La mia fighetteria mi ha imposto di fare il cammino a modo mio, cercando hotel con camere private e possibilmente il bagno! Prima cena con pulpo y cerveza e poi a nanna perché domani sarà una giornata impegnativa!

Giorno 2

Partiamo carichi da Tui con passo svelto e tante aspettative. Risaliamo e scendiamo da boschi e strade asfaltate fino ad arrivare intorno a mezzogiorno a metà strada. 15 km percorsi ci portano a O’Porrino dove ci fermiamo a pranzo: empanada con pescado e immancabile cerveza.

Ripartiamo con un po’ meno spinta della mattina e cerchiamo in qualche modo di fare il resto della strada. Non so se il caso esiste, però proprio nel momento in cui ero più distrutta ho trovato un murales in cui c’era scritto: sin dolor no hay gloria. Mi ha dato una motivazione in più per andare avanti!

In qualche modo sono sopravvissuta alla tappa di oggi: 35 km! Sinceramente mi chiedo ancora come ho fatto!

Giornata veramente faticosa al limite della capacità! Limiti fisici raggiunti e superati, qualche crisi di pianto dettata dalla fatica e dal dolore all’anca e al ginocchio.. Questa sera dormiamo a Redondela, un ostello privato con camere e bagno solo per noi! Siamo talmente spappolati che ceniamo nella sala comune con la frutta comprata al pomeriggio!

Giorno 3

Ci svegliamo con le gambe un po’ di legno e dopo un’ottima colazione preparata dalle mani della nostra albergatrice ci mettiamo in movimento verso Pontevedra. Oggi km saranno solo 22 ma è come se avessimo fatti 50! Ho crampi in luoghi che neanche pensavo esistessero!!

Dopo un breve descanso a Ponte Sampaio, Sebastiano mette il turbo e semina me e Sara che ce la prendiamo un po’ più comoda!

Incontriamo diverse persone tra cui un gruppo di romani molto simpatici, qualche spagnolo in vena di chiacchiere e altre persone molto gentili che ci hanno regalato cibo e acqua! Oggi niente crisi! Chissà magari mi sto fortificando oppure la strada era un po’ più lieve di quella di ieri!! Non sto nemmeno pensando troppo ai miei guai.. forse ora mi sembrano superflui…

Una volta arrivata in hotel sono riuscita a prenotare anche gli alloggi per la tappa di domani e quella di giovedì!

Giorno 4

Giornata da incubo.. pioggia dalla mattina alla sera. Bagnata fradicia con le gocce che mi scendono dal naso e dalle dita. Una vescica su ogni mignolo nonostante la crema antisfregamento e calze più che ottime. Pochissime chiacchiere e morale sotto terra.

Ci fermiamo a bere una cioccolata calda in un barettino lungo la strada.. cambiamo le magliette bagnate e aspettiamo che smetta un po’ di piovere prima di ripartire.. cosa che non capita.

Il meteo decide di darci tregua a una decina di chilometri dall’arrivo per quasi una mezz’oretta, il tempo che mi si asciughi un po’ la t-shirt per poi ricominciare a piovere incessantemente fino al nostro arrivo a Caldas de Reis.

Sono talmente stanca, bagnata e provata che quando arrivo in reception mi metto a piangere davanti alla tipa… Lei non fa una piega, probabilmente ha già visto questa scena centinaia di volte!

Dopo una doccia calda andiamo a cena proprio di fronte all’hotel in una trattoria dove abbiamo mangiato in modo divino! Brodo di pollo con la pastina, bistecca di filetto e patatine e per concludere torta Santiago (la prima di una lunga serie di fette!).

Ultimo controllo al meteo che per la giornata di domani mette ovviamente pioggia torrenziale e poi a nanna.

Giorno 5

Secondo giorno consecutivo di pioggia. Camminare in questo modo è un incubo. Questa mattina la sveglia è suonata alle 6:30 ma io ero già con gli occhi aperti da quasi un’ora. Partiamo per le 7 e dopo circa mezz’ora di strada inizia a piovere mentre siamo nel bosco. Arriviamo al primo descanso a fare colazione e aspettiamo che spiova. Questa volta il meteo è un po’ più clemente e ci dà tregua. Riusciamo a camminare per un’ora e mezza circa fino a che non riprende a piovere. Allora ci rifugiamo in un altro bar per un caffè e per asciugare le magliette!

Ripartiamo appena spiove poi nel bosco il delirio! Acqua a secchiate e disagio massimo! ci rifugiamo in un capanno aperto sui lati mentre la pioggia arrivava da tutte le parti! Mi viene uno scompenso e una mezza crisi isterica. Dopo 600 interminabili metri arriviamo ad un bar e io esausta e demotivata decido di comprare un ombrello e di chiamare un taxi per me e Sara. Lo so che non si fa e che ormai mancavano solo 5 km ma procedere sotto quella pioggia per me non era concepibile.

Sebastiano stoico procede a piedi e arriverà dopo circa 2 ore. Io e Sara arriviamo all’appartamento in cui i proprietari ci accolgono con un abbraccio stretto… evidentemente hanno notato che ne avevamo un gran bisogno!!

Ad un certo punto, finalmente smette di piovere e andiamo a fare una passeggiata in centro per prendere la pedronia, un certificato simile alla Compostela.

Già che andiamo in centro prendiamo con noi tutti i vestiti bagnati da lavare e asciugare. Qui incontriamo i ragazzi Romani dell’altro giorno e ci facciamo due risate!

Torniamo in appartamento e dopo aver sistemato i vestiti asciutti e profumati scendiamo al locale sotto a fare aperitivo e cena. Ecco in questo momento avrei voluto che voi avreste potuto guardare fuori per vedere quello che vedevo io: vento forza 10, pioggia a catinelle, nuvoloni neri.. direi che si prospetta una meravigliosa giornata domani!

Giorno 6

Ultima tappa faticosissima di questo viaggio. Stamattina la sveglia è suonata alle 7 ma i miei compagni si sono girati dall’altra parte e hanno deciso di dormire fino alle 8:30. La partenza è stata rimandata alle 9:30 il che vuol dire che avendo davanti circa 30 km da percorrere, saremmo arrivati a Santiago nel tardo pomeriggio.

Lungo la strada trovo un negozio con un nome che mi ha fatto molto ridere perché facendo la sciocca ho pensato vendessero rotule! E di una rotula nuova ne avrei veramente bisogno!

L’ombrello si è rivelato più utile del previsto! Finché non ha piovuto ho potuto utilizzarlo come bastone! Ovviamente la gioia di una giornata di sole non poteva durare a lungo e le pellegrine viziate e fighette hanno potuto utilizzare i loro strumenti di copertura!

Gli gli ultimi 10 km sono stati una tortura perché il ginocchio destro mi si è gonfiato e non riuscivo quasi a camminare. Quando sono arrivata nella piazza della cattedrale ero talmente felice e stanca che ho pianto di gioia! Che fatica! È stata l’impresa più impegnativa che io abbia mai intrapreso!

Devo ancora pensare a che cosa ho trovato in questo viaggio ma so che c’è una Caterina cazzuta, determinata e con un’enorme forza di volontà!

Giorno 7

l’idea per trascorrere la giornata di oggi era quella di andare a ritirare la Compostela e prendere un autobus verso Finisterre. Ovviamente a ritirare il certificato c’erano tantissime persone e purtroppo abbiamo perso l’unico autobus disponibile.

Scatta il piano alternativo e ci facciamo una bellissima passeggiata defatigante per Santiago!

Incontriamo per caso uno dei ragazzi Romani con la fidanzata e ci fermiamo con loro a bere l’ultima cagna.

Giorno 8

Riflessioni:

Cosa ho trovato in questo cammino? Sicuramente non quello che mi aspettavo! Avevo ricoperto questo viaggio di mille aspettative.. invece le cose che ho scoperto di me stessa sono molto semplici. Ho realizzato di avere forza, volontà e perseveranza incredibili.. ho scoperto che posso superare qualche limite, anche se poi ne pago le conseguenze… Ho imparato che quando non posso più andare avanti, fermarmi e chiedere aiuto non è poi così disonorevole, qualunque cosa possano dire gli altri.
Ho scoperto che comunque mi voglio bene, che senza dolore non c’è gloria, che le difficoltà ti mettono alla prova e sta solo a te trovare il modo di andare avanti.
Ho imparato che un passo alla volta si supera tutto.. che quella che ero ieri, non lo sono più oggi… che le mie spalle sono larghe e possono reggere il peso, ma che ogni tanto ho bisogno di versare qualche lacrima.

La vostra pellegrina fighetta vi augura Buon Camino ovunque voi stiate andando e qualunque cosa stiate cercando.